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Style

A Milano design e moda protagonisti

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Con 13 miliardi di euro a Milano il settore moda fattura il 13% del dato nazionale (il 61% se consideriamo il solo design). I “creativi” si concentrano soprattutto in via Savona, ma anche in centro e in Corso Lodi e dintorni

Il comparto della moda e del design milanese produce una ricchezza pari ad oltre 13 miliardi di euro annuali, pari al 13% del dato nazionale. Ma se consideriamo i soli studi di design moda e design industriale milanesi (pari al 12% del totale italiano) il peso del fatturato sale a ben il 61%. Il settore della moda a Milano città si concentra soprattutto in centro: al primo posto il cap 20123 (la zona che comprende Largo Cairoli, Corso Genova, Papiniano, Magenta) con quasi 1 impresa su 10 presente sul totale a Milano, seguito dai centralissimi CAP 20121 e 20122. Il centro di Milano, con 1.928 attività, ha più imprese di Piacenza (1.193) e Sondrio (620) insieme.

Se invece consideriamo la densità delle imprese della moda (sul totale delle imprese attive), al primo posto passa il cap 20154 (via Paolo Sarpi e Carlo Farini) con una densità di oltre l’8%, seguito dal cap 20157 (che include Quarto Oggiaro) con una densità del 7,5% e dal cap 20136 (Bocconi, Naviglio Pavese) con una densità pari al 7,4%. Il CAP con la densità maggiore di “creativi” è invece il 20144 (incentrato su Via Savona), seguito dal cap 20121. Tra i primi cap più creativi anche l’Isola (al sesto posto) e Porta Ticinese (al quarto). L’imprenditore del settore moda (considerando le sole ditte individuali) ha in media 46,5 anni (di tre mesi più giovane all’imprenditore milanese tipico) e in quasi 1 caso su due è donna (rispetto al 23,8% del dato milanese) e/o straniero. Insieme a Milano, in Italia ai primi posti per imprese della moda Napoli e Roma. Emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del Registro Imprese sul settore della moda (che comprende l’industria del tessile, dell’abbigliamento, concerie, gioielleria e bigiotteria, commercio al dettaglio di abbigliamento, studi di architetti e attività di design legato alla moda) al secondo trimestre 2010.

“Il design e la moda per Milano e la Lombardia – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – rappresentano un elemento di attrattività internazionale sul quale occorre investire con una “logica di sistema”, per rafforzare la competitività delle nostre imprese e del nostro territorio. Le attività imprenditoriali diffuse svolgono anche un ruolo importante per l’immagine della città, in un’alleanza per Milano. Ecco perché la Camera di commercio con la sua azienda speciale Promos ha promosso Milano Fashion City, una rete di collaborazione strategica che coinvolge per tutto il mese di settembre oltre 50 soggetti in rappresentanza di 50 mila imprese e che anima queste giornate di moda”.