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Creative Academy, i nuovi talenti del design

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Parla Grazia Valtorta

Alta gioielleria, alta orologeria, accessori moda: sono mondi complementari  dell’universo “lusso” che unisce metodi di produzione antichi, tecnologie moderne e una ricerca continua di materiali e nuove forme. Un mondo affascinante e in evoluzione alla ricerca di nuove soluzioni e nuovi mercati. Nello scenario attuale, i marchi storici del lusso sono alla ricerca di  nuove forze e idee per imporsi in un settore sempre più competitivo. Per questo è importante scoprire e dare  una marcia in più a  nuovi talenti attraverso un percorso formativo variegato e appositamente studiato per stimolare la creatività fondata sulla conoscenza.

Dal Gruppo Richemont è nato otto anni fa il master post laurea della  Creative Academy, che consente agli studenti di  specializzarsi in design per le arti applicate nell’alta gioielleria, nella orologeria e negli accessori moda. Una volta ultimato il corso con successo, molti di loro hanno l’opportunità di proseguire il  percorso all’interno di uno dei marchi del Gruppo o in una realtà analoga.
La sede della scuola è un loft moderno di circa 800 metri quadrati, ristrutturato nel 2004 dall’architetto Francesco Spadaro, concepito come un laboratorio con ampi spazi di lavoro ma anche adatti a  eventi e conferenze; una libreria e tutti gli strumenti più avanzati sono messi a disposizione per permettere ai ragazzi di crescere dal punto di vista personale e professionale.
Grazia Valtorta, Executive Director di Creative Academy ha raccontato a Luxgallery come nascono i nuovi talenti creativi.

Da che esigenza è nata la scuola?
La Scuola è stata un’idea di Franco Cologni. Un progetto innovativo fondato sulla necessità del Gruppo Richemont di scoprire nuovi talenti, coltivarli, educarli e farli propri.

Come vengono selezionati gli studenti del master?

Selezioniamo ogni anno venti studenti provenienti da ogni parte del mondo. I ragazzi possono trovare tutte le informazioni utili e scaricare l’application form direttamente dal nostro sito. Inoltre siamo in contatto con le scuole di design più prestigiose al mondo che ci indirizzano i loro allievi migliori. Sono previste alcune borse di studio per consentire la partecipazione dei più meritevoli. Al termine del master i ragazzi raggiungono un  considerevole livello di preparazione, idoneo ad assicurare loro un passaggio diretto dalla scuola al mondo del lavoro presso le prestigiose Maison del Gruppo. Molti dei nostri ex allievi sono oggi inseriti nei Creative Studios delle Marche e continuano a distinguersi per il loro talento.

Dopo il master che prospettive hanno?

Il 60% di loro ha ottenuto un contratto e oggi, almeno il 30-40 %, è impiegato nel Gruppo Richemont.

Come vengono strutturati i master?
Il master ha una durata di dieci mesi. Il programma dei primi sette mesi è molto intenso. Oltre alle lezioni teoriche in aula, il piano studi prevede laboratori di ricerca e di progettazione, incontri con personalità del mondo del design, dell’imprenditoria, della cultura e dell’arte. Conclude questo percorso formativo uno stage di tre mesi presso una delle Marche del Gruppo. Un importante contributo didattico è assicurato a Creative Academy dal Poli.Design, Consorzio del Politecnico di Milano e da SDA Bocconi School of Management.

Il programma di base è stato costruito con l’aiuto di Giorgio Preda (Consultant/Partner GEA Associated Consultants – Organization and Personnel Management – Creative Academy Project Leader) per le basi tecniche. Il percorso si è poi leggermente evoluto nel tempo in base alle necessità dei ragazzi e con le richieste e il coinvolgimento diretto delle aziende del Gruppo. Ad esempio ci si è resi conto che  il disegno a mano era un requisito  indispensabile in un master come questo ma alcuni ragazzi non avevano, per quanto riguarda la gioielleria e la orologeria sufficiente capacità  in questa disciplina; così abbiamo inserito anche questa materia nei seminari.
La parte teorica inizia con un seminario dedicato al lusso: il percepito sul concetto di lusso è differente in ragazzi che provengono da Paesi diversi. Durante questi incontri docenti della Bocconi e professionisti del Gruppo Richemont e non solo spiegano la demarcazione tra lusso e moda e lusso e altri settori. Gli studenti infatti non devono mai perdere di vista il loro cliente finale. Sono previsti altresì seminari di orologeria, gioielleria e accessori, laboratori di progettazione e laboratori in cui si realizzano prototipi. Una lezione è dedicata al montaggio e allo smontaggio di un movimento di orologeria. Inoltre i ragazzi seguono tutte le Fiere del Settore, come il Salone Internazionale dell’Alta Orologeria (SIHH), il Salone del Mobile, il Mido e altre ancora.

Ragazzi provenienti da Paesi diversi come si confrontano con il concetto di lusso occidentale?
La cultura del lusso è molto diversa per gli studenti provenienti dall’Europa, sicuramente più maturi in questo ambito, rispetto a quelli asiatici o americani. Grazie all’intenso seminario sul lusso che apre il nostro Master, si nota da una parte una grande evoluzione del concetto di lusso da parte degli studenti asiatici e americani, dall’altra una interessante contaminazione reciproca. Il risultato di questi continui scambi è uno stimolante punto di vista per le Marche del lusso, oggi così aperte ai nuovi mercati asiatici e non solo.

Che tipo di progetti realizzano gli studenti durante il master?
Durante l’anno gli studenti hanno l’opportunità di lavorare con i Responsabili creativi e i Responsabili marketing delle Maison Richemont su progetti commissionati dai brand medesimi. Tali progetti rispondono a varie esigenze delle Marche che spaziano dal prodotto, al visual merchandising, a vari altri ambiti.
Interessante è stato un progetto realizzato nel 2008 per Cartier nell’ambito della politica di Corporate Social Responsability intrapresa dalla Maison che vuole essere un modello anche dal punto di vista dell’etica nel business. In questo caso specifico si trattava di migliorare le condizioni di lavoro dei suoi maestri artigiani tradizionali Infatti e’ stato chiesto agli studenti di Creative Academy di progettare il futuro banco di lavoro per i lucidatori di gioielleria. I ragazzi hanno realizzato i progetti con l’aiuto di un ergonomo e i rendering finali sono stati esposti alla Triennale Bovisa durante il Salone del Mobile. Il progetto scelto è stato messo in produzione ed è oggi una realtà per gli Atelier di gioielleria Cartier.
Sempre in occasione del Salone del Mobile, ogni anno gli allievi possono dimostrare quanto la loro creatività sia poliedrica, lavorando a progetti di vario genere. Per Caffarel nel 2005, ad esempio, hanno creato il cioccolatino del futuro e il relativo packaging. L’anno scorso hanno realizzato due vetrine della Boutique Cartier di via Montenapoleone con la mise en scène della collezione Panthère, vera e propria icona della Maison.
Molteplici le collaborazioni con altre scuole. Per l’anno prossimo abbiamo ideato insieme a una Università Francese un corso sul Creative Management che farà parte del V anno di corso di laurea di Marketing. I loro studenti saranno ospitati due mesi presso Creative Academy.

Una delle soddisfazioni più grandi che le ha dato la Creative Academy?
Al SIHH 2010, una delle rassegne più importanti del settore dell’orologeria e della gioielleria, sono stati esposti prodotti  realizzati dai nostri studenti che sono diventati creativi dei nostri Brand.

Perchè è stata scelta come sede della scuola Milano e non ad esempio Parigi?
Perchè il capoluogo lombardo con la sua storia e allo stesso tempo la sua modernità, i suoi artisti, i suoi designer, i suoi fashion stylist è una fonte di ispirazione per tutti coloro che vogliono lavorare nell’ambito del design e del fashion. Perché Milano ospita un network di Maestri d’arte, le cui attività d’eccellenza sono alla base della realizzazione dei prodotti di design.

Come è composto il Comitato Scientifico?
Abbiamo un Comitato Scientifico di cui fanno parte importanti personalità del design e del mondo accademico, come i designer Marc Newson, Matali Crasset e Denis Santachiara, Lorenzo Ornaghi, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Alberto Seassaro, Presidente del Design Department del Politecnico di Milano e Severino Salvemini della SDA Bocconi School of Management. In passato ne ha fatto parte anche Ettore Sottsass.

Caterina Varpi

A cura di Luxgallery