Museo Martini: un viaggo nella storia dell’enologia
Il Museo di Storia dell’Enologia di Pessione compie 50 anni. Inaugurato ufficialmente il 20 aprile del 1961, in occasione dei cent’anni dell’Unità d’Italia, il Museo nacque attorno alla collezione privata di Lando Rossi di Montelera, un nipote di Luigi Rossi, il fondatore della Martini.
In mostra oggi si ammirano oltre 600 pezzi, esito di una selezione compiuta all’interno di una ancora più vasta collezione, conservata in loco.
Il percorso di visita può essere diviso in due sezioni. Le prime sette sale costituiscono l’area archeologica: nelle teche anfore, vasi, filtri, coppe e bicchieri di splendida fattura, lungo un asse temporale che parte dall’antico Egitto, attraversa la Grecia classica e giunge alla tarda latinità. La seconda parte è dedicata all’epoca moderna, dal Sei-Settecento al Novecento. Vi trovano posto antichi torchi monumentali, carri da cerimonia sontuosamente scolpiti, tini e alambicchi utilizzati dalla Martini & Rossi nei suoi primi anni; accanto ad essi, una sala ospita una miscellanea di preziosi oggetti, in argento o cristallo, realizzati per presentare il vino sulle tavole più esclusive.
Il Museo Martini è considerato tra le principali raccolte italiane dedicate alla storia e alla cultura del vino, nonché una delle più interessanti esistenti al mondo, per valore e completezza del repertorio che possiede.
Oltre alla Martini Experience Room, una moderna area didattica che invita i visitatori a un’esperienza sensoriale, per far scoprire la materia viva e naturale che sta dietro ai prodotti di punta dell’azienda: la gamma dei Martini e quella degli Spumanti, il Museo di Storia dell’Enologia ospiterà anche i nuovissimi cocktail che l’azienda ha dedicato al tricolore italiano e all’epopea del Risorgimento.