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Economia/Imprese

Lombardia-Turchia. Un business da 4 miliardi

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La lombardia è regina in Italia per interscambio con la Turchia. Export, soprattutto macchinari e sostanze e prodotti chimici. Import: tessili ed abbigliamento, metalli e prodotti elettrici . Milano, Brescia, Bergamo e Varese le province più impegnate. E sono circa 500 gli imprenditori turchi nel nostro Paese. Scelgono Milano, Como e Pavia, in Italia prime Imperia e Modena

La regione è al centro dei rapporti economici con la Turchia. È infatti lombardo un quarto dell’intero interscambio nazionale con la Turchia (circa 4 miliardi di euro su 16) e dell’imprenditoria turca attiva nel nostro Paese (438 titolari su 1.907 attivi in Italia). Gli imprenditori turchi in Lombardia prediligono la provincia di Milano (40,6% regionale e 9,3% nazionale) e quelle di Como (29,5% lombardo) e Pavia (5,9%) ma in Italia sono soprattutto le province di Imperia (509 titolari) e Modena (330) le più scelte.

E la Lombardia nel 2012 ha esportato verso la Turchia merci per un valore di circa 2,6 miliardi di euro (il doppio rispetto ai prodotti che ne ha importato) registrando una crescita del 4,3%. Si esportano soprattutto prodotti manifatturieri (99,5%), in particolare macchinari ed apparecchi (709 milioni), sostanze e prodotti chimici (470 milioni) e metalli di base (377 milioni) mentre abbiamo importato soprattutto prodotti tessili, abbigliamento e accessori (366 milioni), metalli (245 milioni) e prodotti elettrici (158 milioni).

Milano è prima sia per import (52,2% lombardo) che per export (46% lombardo), seguita da Brescia (10,2% import e 10,9% export). Bergamo è terza per import (9%) e Varese per export (9,8%).

È quanto emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2013 e 2012 e Istat al quarto trimestre 2012 e 2011.