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Il Middle Manager: come cambiano le figure nel mondo

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Il Middle Manager oggi, in Italia e nel mondo. Wyser indaga la figura in 6 Paesi: in Cina i più ottimisti, molto scoraggiati in Serbia. La categoria del Middle Manager ricopre oggi, all’interno delle organizzazioni europee e internazionali, un ruolo chiave rappresentando, in azienda, la figura che fa da collante tra le risorse operative e il top management

Ma quali sono le caratteristiche peculiari oggi dei Middle Manager in Italia e nel mondo? Quale il loro livello di fiducia nei confronti del mercato del lavoro? E ancora, cosa porta un Middle Manager alla ricerca di un nuovo lavoro e quali sono gli aspetti ritenuti rilevanti per scegliere di rimanere in azienda?

Nel nostro Paese, i Middle Manager sembrano puntare sulle capacità comunicative e relazionali, mantenendo inalterate, nonostante il mutare dei tempi, le proprie scelte rispetto alla ricerca di un nuovo lavoro, godendo della posizione acquisita, rassegnandosi a restare Middle Manager “a vita”; sono “molto scoraggiati” rispetto al mondo del lavoro e prospettano grandi difficoltà in caso di perdita del loro posto.

Diverso lo scenario nell’Europa dell’Est: in Serbia e Bulgaria, questa categoria di lavoratori affianca, alle capacità comunicative e relazionali, quelle di gestione e motivazione delle risorse, guardando a un potenziale sviluppo futuro del proprio ruolo; come in Italia, tuttavia, non appaiono fiduciosi rispetto al mondo professionale, prevedendo difficoltà nel caso di perdita del lavoro.

Il mondo dei Middle Manager più “dinamico” è quello dei 3 Paesi indagati che appartengono ai BRICS, ovvero Brasile, Cina e India in cui i Middle Manager, pur essendo in grado di seguire la visione strategica del top management, si preparano a diventare a loro volta Top Manager, sviluppando capacità di leadership ed etica, dichiarandosi fiduciosi rispetto alle loro prospettive occupazionali.

Dai dati raccolti emergono tre “mondi” distinti per i Middle Manager: quello “statico” cui appartiene l’Italia, quello “verso il cambiamento” tipico delle economie in crescita, quali Serbia e Bulgaria e infine, quello “dinamico”, rappresentato da Brasile, Cina e India.

A rilevare quanto sopra riportato, Wyser, la società di middle search and selection di Gi Group – prima multinazionale italiana del lavoro – che, in collaborazione con OD&M Consulting, nel mese di Settembre, ha elaborato i dati dell’indagine “Exploring Middle Manager World” che raccoglie il punto di vista di 1.450 Middle Manager di Italia, Brasile, Bulgaria, Cina, India e Serbia, rispetto a cinque aree di indagine: caratteristiche più importanti per un Middle Manager, modalità di ricerca di lavoro ed elementi valutati importanti per scegliere un lavoro (fase IN), elementi presi maggiormente in considerazione per restare in un’azienda (fase BETWEEN), stima dei tempi di reimpiego nel mercato del lavoro (fase OUT).

Di seguito le principali evidenze emerse dalla rilevazione sulla base della comparazione tra i Paesi indagati:

  • il Middle Manager si considera primariamente un: Comunicatore in India (20,0%) e Italia (14,7%); Responsabile in Brasile (21,3%) e Serbia (20,0%), Gestore della diversità in Bulgaria (15,3%), Esecutore della visione strategica del Top Management in Cina (21,0%);
  • analizzando le preferenze del Middle Manager in fase di ingresso (IN) ne consegue che in tutti i Paesi indagati i siti web aziendali risultano essere uno dei canali di ricerca più utilizzati: India (80,0%), Bulgaria (77,7%), Cina (75,0%), Italia (73,0%), Brasile (69,3%), Serbia (69,0%);
  • analizzando sempre le preferenze del Middle Manager in fase di ingresso (IN) ne consegue che le società di ricerca e selezione sono utilizzate come canale di ricerca da almeno la metà dei rispondenti in tutti i Paesi ad eccezione della Serbia: India (75,0%), Brasile (60,7%), Italia (55,3%), Bulgaria (51,3%), Cina (49,3%) vs Serbia (20,0%);
  • nel momento in cui si deve scegliere un lavoro gli elementi che vengono messi al primo posto dai Middle Manager per importanza sono: la retribuzione fissa in Cina (22,3%), Italia (20,0%) e Serbia (16,0%) e l’ambiente di lavoro in India (31,0%), Brasile (25,3%) e Bulgaria (18,3%);
  • il primo elemento valutato per rimanere in un’azienda (fase BETWEEN) è rappresentato dalla retribuzione fissa in Cina (18,7%) e Italia (18,3%) e l’ambiente di lavoro in India (34,7%), Brasile (27,3%), Bulgaria (26,0%) e Serbia (15,0%);
  • in tutti i Paesi indagati l’area di benefit ritenuta più importante risulta essere quella dell’assistenza e previdenza: Cina (62,0%), Serbia (60,0%), Bulgaria (38,0%), Brasile (37,3%), Italia (31,0%) e India (29,3%);
  • i Middle Manager serbi sono i più pessimisti in assoluto nella ricerca di un nuovo lavoro seguiti da quelli italiani; mentre quelli cinesi sono i più ottimisti (fase OUT);
  • il tempo stimato per trovare un lavoro passa dai 15,9 mesi dell’Italia e i 13,7 mesi della Serbia ai 3,3 mesi della Cina, 5,6 del Brasile, 5,7 dell’India; a metà classifica la Bulgaria con 8,5 mesi stimati.

Come soggetto internazionale di riferimento di ricerca e selezione di profili di middle management che opera su base globale, abbiamo voluto, con questa ricerca, indagare questa categoria professionale, interrogandola direttamente, per contribuire in modo funzionale allo sviluppo di un mercato del lavoro migliore e più efficiente – commenta Carlo Caporale, Senior Director Italy di Wyser – Dalla survey realizzata è stato possibile tracciare, infatti, un quadro di sintesi delle caratteristiche principali dei Middle Manager nel nostro Paese e nel resto del mondo. Come emerge dai dati, lo scenario italiano rispecchia l’attuale situazione di staticità in cui ci troviamo, evidenziando un approccio perlopiù “stabile” da parte della categoria, che mantiene inalterate le proprie preferenze rispetto alla ricerca di un lavoro e si attende avanzamenti di carriera per “anzianità”. Al contrario, le altre Nazioni si mostrano più “dinamiche” rispetto al miglioramento del proprio ruolo e meno scoraggiate anche nei confronti del mercato del lavoro. Da evidenziare, tuttavia, come la caratteristica distintiva di un Middle Manager in Italia sia rappresentata dalla capacità comunicativa, dote innata riconosciuta ai referenti del nostro Paese e poco presente negli altri, in cui spesso dev’essere, anzi, potenziata tramite percorsi specifici di coaching”.