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Economia/Imprese

Comprare online: il muro è caduto

Persino Apple, di solito allergica a sconti e promozioni, quest’anno si è lanciata nella grande kermesse del consumismo che è il Black Friday e che, da tradizione americanissima, è diventato ormai un fenomeno mondiale, celebrato anche in Italia, con record di vendite non più solo nei negozi, ma anche e soprattutto online.

Lo scorso venerdì 25 novembre, il Black Friday, Apple ha lanciato sul suo negozio online Apple Store una vendita speciale. Avrà in questo modo contribuito al record di 3 miliardi di dollari realizzati per la prima volta dall’ecommerce in America in quel giorno, secondo le stime della società di ricerche Adobe Digital Insight. Il Black Friday è il venerdì dopo Thanks Giving, il Giorno del Ringraziamento, la festa nazionale che negli USA apre la stagione dello shopping natalizio. Lo si chiama nero perché da quel giorno fino alla fine dell’anno gli incassi dovrebbero far uscire i bilanci dei commercianti dal rosso delle perdite. Per incentivare gli acquisti vengono offerti grandi sconti, creando lunghe code in attesa dell’apertura dei negozi e talvolta veri e propri assalti per accaparrarsi i prezzi più bassi.

Tempi nuovi
Ma negli ultimi anni la corsa ai negozi è rallentata a favore del più comodo shopping dalla poltrona, mentre ancora si digerisce il tacchino. E la stessa offerta dei commercianti si è diversificata, abbattendo la divisione fra brick and mortar, i negozi di mattoni e malta, e quelli virtuali per far fronte alla concorrenza dell’altra scadenza fondamentale nello shoppint natalizio: il Cyber Monday, il lunedì cibernetic. Quest’ultimo era stato inventato dai big dell’ecommerce per attrarre con forti sconti online i consumatori, quando ancora Internet veloce era poco disponibile nelle case e più facile da usare al ritorno in ufficio dopo Thank Giving. Ma ora che internet veloce è accessibile ovunque sugli smartphone, tutti fanno concorrenza a tutti, senza più distinzioni di giorni, orari e location.
Molte aziende infatti hanno deciso di dilatare la scadenza del Cyber Monday, che quest’anno cade il 28 novembre e dovrebbe generare il record di 3,36 miliardi di dollari di vendite online negli USA. Per amazon.com, il  più grande negozio online al mondo, la stagione dei grandi sconti 2016 dura ben 35 giorni, dal 16 novembre fino al 22 dicembre, con una concentrazione delle migliori offerte nei cinque giorni da Thanks Giving al Cyber Monday. Il suo concorrente americano diretto, WalMart, la catena di iper mercati più grande al mondo, ha risposto con un Cyber Monday allungato a un’intera settimana, dallo scorso venerdì al prossimo giovedì, con offerte online irresistibili come un televisore smart Samsung 60 pollici a 578 dollari invece di 1,700.
Per competere meglio con amazon.com, inoltre, WalMart ha copiato il suo modello di marketplace: non solo vende online la stessa merce disponibile nei supermercati, ma offre anche quella di altri commercianti, aumentando così il numero dei prodotti in catalogo da 8 a 23 milioni.
Su amazon.com si trovano quasi mezzo miliardo di prodotti, secondo le stime di ExportX. In Italia adesso vende anche tre modelli di auto Fiat, la Panda, la 500 e la 500L: basta un click per ottenere uno sconto fino a un terzo del prezzo di listino e ritirare poi la vettura presso il concessionario preferito, entro due settimane.

Un panorama complesso e ricco con le nuove opzioni e show in TV dal vivo
Nella ricerca spasmodica di rendere gli acquisti sempre più semplici e veloci, poi, Jeff Bezos – il fondatore e amministratore delegato di amazon.com – ha inventato il dash botton: un dispositivo grande come una chiavetta USB, collegato al Wi-Fi, che permette ai soli clienti Prime – quelli che pagano un abbonamento annuo per le consegne gratuite a casa e per altri servizi – di ordinare un prodotto schiacciando un bottone. Serve per il rifornimento di generi di largo consumo, dai detersivi all’acqua minerale, e richiede una chiavetta per ogni marchio e prodotto.
Introdotto l’anno scorso negli USA in via sperimentale adesso è arrivato anche in Italia.

 

Fonte: Corriere Economia

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