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Sodastream e la rivincita dei Nerd

I Nerd sono quelle persone metà secchioni e metà appassionati di tecnologie, che tra i loro vari passatempi si immergono nel modo Fantasy e dei fumetti e si divertono a passare le giornate interpretando personaggi di fantasia nei giochi di ruolo.

Nell’immaginario collettivo da sempre considerati dei “loser”, dei perdenti.

Eppure negli ultimi anni dove la tecnologia non solo ha cambiato il costume ma è diventata costume i nerd sono stati rivalutati dalla società. In un mondo di cambiamenti così repentini, dove si fa fatica a stare dietro alle novità tecnologiche, il nerd è diventato l’interprete dei linguaggi e delle interfacce sempre più nuove e diverse. Insomma, essere uno smanettone sempre aggiornato sulle novità è diventato “cool”.

Ecco che i nerd nobilitati diventano protagonisti della pubblicità, come nell’ultimo spot per la rete di Sodastream uscito il 12 luglio 2017:

I testimonial sono Amy, uno dei personaggi della serie nerd per definizione “The Big Bang Theory” e il mitico “Hodor” della serie “Games of Thrones”.
Amy, esploratrice nel 2136 racconta a dei ragazzini in gita scolastica in un museo di una popolazione di Homoschlepliens (Uomo trascinatore) che trasporta bottiglie di acqua di plastica evidenziando il nonsense di quell’attività. In modo ironico e simpatico viene messo alla berlina il consumatore che trasporta l’acqua pesante generando rifiuti inquinanti. L’alternativa è Sodastream, niente più peso da trasportare e niente più plastica. Chi meglio di una nerd innamorata della scienza e della razionalità come Amy poteva spiegarci il valore del prodotto reclamizzato?

Se il concept è particolarmente creativo, la realizzazione lascia un po’ a desiderare. La narrazione è troppo lenta, sarebbe stato meglio un ritmo più incalzante, con cambi di inquadrature più frequenti per contrastare i contenuti didattici ed evitare che lo spettatore interrompa la visione per altro: il video infatti dura meno di due minuti e mezzo ma la percezione per chi lo guarda è di una durata che supera i tre minuti (dead line che pochi possono permettersi di superare). Il piacere e la sorpresa di vedere i due testimonial recitare non è sostenuta da uno sviluppo narrativo e un montaggio altrettanto sorprendenti.

In estrema sintesi il successo di questo video che ha realizzato in 4 giorni più di 4 milioni di visualizzazioni è dovuto alla scelta dei testimonial che non rappresentano i classici personaggi di successo e da un soggetto particolarmente sagace.
E a riprova che il video deve la sua viralità soprattutto alla protagonista nerd e non al personaggio del Trono di Spade, che è uno dei telefilm più di successo degli ultimi anni, basta guardare quello, sempre di Sodastream, di 8 mesi fa che fa il verso alla famosissima serie americana, che in 8 mesi ha totalizzato “solo” 2.270.000 visualizzazioni.

di Gianpaolo Rossi