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Innovazione

Dal design alla manifattura, le aziende venete puntano all’innovazione con la manifattura additiva

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La stampa 3D ha portato un’ondata di innovazione in molti settori quali tecnologia e design, ma ancor più nell’ambito dell’industria e della produzione. È quanto emerso nel corso del convegno “Additive Innovation”, che si è tenuto questa mattina a Padova al Centro Canottieri di Padova, dove Elmec 3D, HP e Altair hanno presentato le novità e i vantaggi della stampa 3D al servizio della manifattura e i cambiamenti in atto nello scenario produttivo industriale.

Il mercato della manifattura additiva in Italia vale 70 milioni di euro (fonte: Osservatorio Smart Manufacturing del Politecnico di Milano) mentre a livello globale ha un valore stimato di 1,45 miliardi di euro e nel 2018 ha registrato una crescita significativa (+38% rispetto all’anno precedente). Un mercato dove stanno entrando sempre di più anche le imprese del Nord Est.

Secondo l’osservatorio MECSPE il 38% delle Pmi manifatturiere del territorio ha già adottato o intende introdurre entro il 2019 tecnologie/processi innovativi tra cui rientra anche la manifattura additiva.

“Personalizzazione, ottimizzazione e abbattimento dei costi sono i grandi vantaggi che la stampa 3D è in grado di portare alla produzione manifatturiera e non solo” afferma Martina Ballerio, Manager della Business Unit Elmec 3D.

Nello specifico, durante la mattinata sono state presentate le ultime innovazioni in materia di manifattura additiva come la stampa 3D professionale a colori, la nuovissima stampante HP Jet Fusion 5200, i più avanzati software di design, simulazione e ottimizzazione della suite Altair.

Gli imprenditori hanno, inoltre approfondito il tema economico dell’iperammortamento al 270% che si applica sull’acquisto di queste tecnologie.

Non solo tecnologia ma anche sport. All’evento ha preso parte anche l’atleta olimpica di canottaggio Sara Bertolasi. Per lei, Elmec 3D ha realizzato un carrello ergonomico, raccogliendo la sfida di personalizzare la seduta della campionessa per ridurle il più possibile i problemi e i dolori che i normali carrelli le comportavano alla schiena durante le molte ore di allenamento. Grazie all’utilizzo della tecnologia di stampa 3D, è stato possibile realizzare un sellino completamente su misura che le ha consentito di tornare a gareggiare.