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Pellicole fotografiche: quali sono le migliori

Con l’avvento della fotografia digitale, il mercato analogico, storico ambiente “alchemico” fatto di bagni di sviluppo, fissanti e fotografie senza anteprima ha dovuto cedere necessariamente il passo alla rivoluzione tecnologica: meno difficoltà, meno “consumabili” da acquistare, anteprime visibili e tanti altri vantaggi.

Tuttavia, scattare in analogico rimane ancora oggi non solo un hobby a cui dedicarsi per riscoprire un piacere “sommerso” dal poter ottenere subito l’effetto desiderato tramite le anteprime digitali e gli scatti “senza costo” di una digitale, ma anche un vero e proprio stile artistico fatto di lomografi, ricercatori dell’effetto vintage e semplici street photographer in cerca del chiaroscuro perfetto o fotografi il cui massimo espressivo si svolge proprio tramite analogico.

Come scegliere le migliori pellicole, però, oggi?

Uno dei grandi “drammi” della scomparsa graduale della fotografia analogica, è che questa si basa non solo su una strumentazione piuttosto ingombrante e dei processi semilunghi per lo sviluppo di una pellicola, ma anche appunto, dei rullini consumabili da inserire nella macchina. Fra i più anziani che leggono o, semplicemente, curiosi di fotografia, si penserà subito che i rullini si differenziano solo per ISO: 50, 100, 320, 800, 3200… eppure, invece, ci sono anche altri parametri per la scelta del rullo giusto.

Per semplificare le categorie, un tempo così come ora, si usava dividere le “pellicole lente” (ad esempio 50 e 100) dalle “pellicole veloci” (200, 400, 800…) per via dei tempi d’esposizione, tuttavia la definizione ha sempre creato confusione in quanto “lenta” e “veloce” può distinguere sia i tempi richiesti per l’ottenimento di una fotografia (e quindi il tempo di apertura del diaframma) ma anche i tempi richiesti per far apparire l’immagine dalla pellicola in fase di sviluppo.

La grana è legata alla velocità della pellicola ed è un altro parametro fondamentale: del tutto assimilabile al “rumore” di una fotocamera digitale, la grana tende ad aumentare in seguito alla sensibilità. Le pellicole lente, esattamente come per gli ISO bassi dei corrispettivi digitali, in fase di sviluppo producono poca grana e quindi più nitidezza d’immagine. Discorso opposto invece per le pellicole veloci che, anche se necessitano di meno luce e tempo d’esposizione per poter essere impresse, in fase di sviluppo fanno venire a galla una grana solitamente indesiderabile ma che alcuni invece hanno usato (e abusato) come elemento stilistico.

La latitudine di posa è, molto semplicemente, l’ “elasticità” delle pellicole fotografiche ad adattarsi a esposizioni leggermente minori o maggiori di quella ottimale. Solitamente le pellicole di qualità migliore riescono a tenere meglio su questo fronte.

Il contrasto, piccola chimera dei suoi tempi, è dipendente dalla sensibilità della pellicola: raccogliendo più luce e potendo essere più facilmente manipolata da questa, una “pellicola veloce” tenderà ad avere meno contrasto e, di conseguenza, profondità cromatica.

Ma esistono ancora così tanti rulli in commercio?

Un altro problema non da poco consiste proprio nella reperibilità delle pellicole. Alcuni produttori come Kodak e Ilford, la Fujicolor e altre case continuano a produrne alcune. Ovviamente esistono le pellicole B/N e quelle a colori ed è molto importante osservare sempre data di scadenza e i prezzi non gonfiati, purtroppo occasione ghiotta per un mercato di nicchia come quello delle pellicole analogiche.

Inoltre, bisogna sempre vedere se i rullini sono “negativi” o “invertibili”, con i primi che richiedono appunto il processo classico di sviluppo mentre gli invertibili devono solo essere trasferiti su carta o proiettati, già elaborati come diapositive.

Di seguito, divise per categorie, alcuni dei migliori rulli disponibili sul mercato, così da orientarvi definitivamente sulle scelte. Attenzione che ogni produttore ha le sue particolarità nei cristalli di alogenuro al momento dello sviluppo, quindi una grana diversa e condizioni ottimali leggermente diverse anche a parità di sensibilità.

Le pellicole a colori, invece, sono solitamente ottimizzate su una specifica gamma colori, solitamente 5500K per la luce del giorno, ma talvolta invece specializzata nel ridurre la grana e offrire un alto contrasto per la ritrattistica.

B/N Veloci: Ilford HP5 400, Fomapan 400, Ilford Delta 3200,

B/N Lenti: T-Max 100, Neopan 100 Acros, Ferrania P30, Zorki 100

Colore Veloci: Kodak Portra 400, Fuji Pro 400H, Lomography Color 400

Colore Lenti: Cinestill 50D, Portra 160, Velvia RVP 50, Ektar 100

Non spaventatevi di fronte a questo “nuovo vecchio mondo”, scegliete qualche rullino e scattate! Buona fotografia!