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Compressori frigoriferi: aperti, semiermetici o ermetici?

I compressori frigoriferi possono essere distinti in modelli aperti, semiermetici o ermetici. Ma quali sono le differenze tra queste soluzioni alternative? Un compressore frigorifero aperto è caratterizzato dalla separazione tra il compressore e il motore. L’albero di trasmissione del compressore, infatti, risulta collegato con il motore per mezzo di un sistema di cinghie e pulegge o tramite un manicotto di accoppiamento. Le macchine di questo tipo sono configurate in modo tale che il motore – a gas, diesel o elettrico – possa essere scelto a seconda delle specifiche esigenze.

I pro e i contro dei modelli aperti

C’è da tenere conto del fatto, comunque, che un compressore aperto proprio a causa della sua conformazione risulta più ingombrante. Inoltre, non si può considerare la scelta più adatta per chi ha bisogno di una soluzione ad alta potenza. La versatilità, al contrario, è uno dei punti di forza di un compressore di questo tipo: lo dimostra la possibilità di regolare la potenza in modalità differenti. Per esempio, si può intervenire sulla velocità del motore di trasmissione; oppure è possibile disattivare qualche cilindro nei compressori multicilindro. Una terza strada è quella che prevede di cambiare le pulegge, sempre che siano presenti, sostituendole con altre di dimensioni diverse.

Compressori frigoriferi aperti: cosa bisogna sapere

I compressori aperti si fanno preferire in confronto ai modelli ermetici in quanto si può raggiungere qualunque elemento nel caso in cui vi sia bisogno di procedere a una riparazione. Tuttavia, non si può sottovalutare un potenziale svantaggio, vale a dire il rischio che si verifichino delle perdite di fluido refrigerante: una eventualità che si potrebbe concretizzare per effetto di un eccesso di usura della guarnizione di tenuta stagna che si trova sull’albero di rotazione.

I compressori frigoriferi ermetici

A questo punto, si possono prendere in esame le caratteristiche dei modelli ermetici, che presentano una carcassa che non si può aprire: il che in occasione di un guasto rappresenta un problema, visto che non si può intervenire per procedere alla riparazione. Insomma, in caso di rottura o malfunzionamento non si può fare altro che comprare un compressore nuovo. Per quale motivo, allora, si dovrebbe decidere di scegliere questo tipo di soluzione? Prima di tutto perché costa poco; e poi per la tenuta stagna che riesce ad assicurare. È l’involucro del compressore, infatti, a garantire la tenuta stagna, che di conseguenza non è correlata alle buone o cattive condizioni della guarnizione dell’albero o di altre guarnizioni.

Come è fatto un modello ermetico

In un compressore frigorifero ermetico, una scatola saldata in maniera ermetica racchiude il compressore vero e proprio e il motore elettrico. Si tratta di una configurazione che ha sia pregi che difetti. Il fluido refrigerante presente all’interno della cassa assicura il raffreddamento del motore, ma se si riscalda rischia di compromettere il ciclo frigorifero. Inoltre, il solo modo per modificare la potenza frigorifera di un compressore ermetico è quello di intervenire sulla frequenza della corrente di alimentazione.

I compressori semiermetici

A metà strada tra i modelli aperti e quelli ermetici si collocano i compressori semiermetici, come ad esempio il compressore H3000 di Dorin, segui il link per maggiori informazioni. Un fluido refrigerante garantisce, in questo caso, il raffreddamento del motore, che comunque a volte può dipendere anche da un sistema a raffreddamento liquido integrato alla carcassa. Si ricorre ai modelli semiermetici per le medie potenze. La loro tenuta stagna non è condizionata dall’usura della guarnizione dell’albero motore, ma non si può comunque ritenere assoluta; risulta influenzata, infatti, dallo stato delle guarnizioni statiche presenti sulle parti del compressore che possono essere smontate. Un modello semiermetico, comunque, può essere riparato.