Manager e stress: un binomio pericoloso
I frenetici ritmi lavorativi e le grandi responsabilità professionali di donne e uomini che ricoprono ruoli importanti nella vita aziendale, imprenditoriale e finanziaria della nostra società possono causare enormi livelli di stress e compromettere la salute fisica e mentale degli stessi. Cerva 16, il primo centro italiano di medicina funzionale e rigenerativa per il successful aging, ha sviluppato un metodo attraverso il quale -grazie all’apporto di specialisti che riconoscono il problema, testano il grado di vulnerabilità e di resilienza della persona e, in modo sartoriale, le elaborano attorno una terapia atta a contrastare gli effetti negativi dello stress- i manager e i CEO aziendali possono mantenere altissimi livelli di performance conservando la salute di corpo e mente.
“Più di 5 milioni di italiani soffrono di stress* e la categoria dei manager e degli imprenditori è particolarmente colpita da questo problema, aggravatosi drasticamente con la pandemia”, spiega Luciano Buratti, co-founder di Cerva 16 che, negli ultimi trent’anni, ha ricoperto importanti ruoli di governance aziendale. “Lunghe ore di ufficio, faticose trasferte, cambiamenti organizzativi, necessità di prendere decisioni critiche in tempi rapidi e in condizioni di incertezza, overdose di informazioni e di email, solitudine che spesso accompagna i ruoli di grande responsabilità: sono tutti fattori che causano altissimi livelli di stress fisico, mentale ed emotivo”.
I segnali che indicano livelli di stress fuori misura o ingestibili per la persona sono sintomi che vengono spesso sminuiti o addirittura ignorati: incapacità di non staccare la spina, dolori cervicali, disturbi dell’alimentazione e del sonno, emicrania, stanchezza e mancanza di energia, incapacità di prendere decisioni, tachicardia, dolori addominali, tensioni muscolari, ronzio alle orecchie, battito nelle tempie, nervosismo e agitazione. “Sarebbe bene imparare a controllare questi veleni silenziosi che fanno male alla salute”, conferma il dottor Paolo Mariconti, medico di Cerva 16 specializzato in medicina del dolore, esperto nell’utilizzo dell’ipnosi e autore di numerose pubblicazioni scientifiche. “E’ scientificamente provato che gli eccessi di stress, il dolore psicofisico e il malessere possono farci ammalare più facilmente e ci fanno invecchiare prima”.
“Quando ci siamo resi conto che un numero sempre maggiore di professionisti si rivolgeva a noi per la cura dello stress e otteneva grande giovamento in tempi rapidi”, continua Buratti, “i nostri specialisti hanno deciso di perfezionare un protocollo multidisciplinare per la cura e la gestione dello stress che si basa sugli stessi principi che Cerva 16 applica agli altri pilastri della medicina del benessere: nutrizione, dolore, movimento ed equilibrio ormonale”. Il metodo Cerva 16, assolutamente unico e innovativo, parte da un test gold standard con validità scientifica in grado di misurare il livello di stress nella persona e la sua capacità di gestione. Di qui gli specialisti sono in grado di individuare le strategie terapeutiche, totalmente personalizzate, adatte a ripristinare salute e benessere. A conclusione della terapia, attraverso un’attività di coaching, vengono suggerite tecniche e stili di vita utili alla conservazione dei benefici riscontrati durate il percorso.
“I professionisti possono imparare a raggiungere e mantenere uno stato di equilibrio tra il distress, ovvero lo stress negativo che genera il panico e la paura della sconfitta, e l’eustress, lo stress buono che stimola a fare meglio”, aggiunge il dottor Mariconti. “Significa trovare un punto chiamato “flow”, l’optimum della nostra quantità di attivazione che ci permette di vivere bene e raggiungere le nostre peak performance”.
Il Covid e la cosidetta Pandemic Fatigue non sono altro che il coltello che si gira nella piaga, tanto che anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha esitato ad avvisare il mondo aziendale e la società tutta del grave rischio dovuto all’aumento di disturbi di ansia e stress nella popolazione. Rischio che può avere anche importanti conseguenze dal punto di vista economico, dal momento che la stima dei danni causati da stress, ansia e depressione ammonta a un trilione di dollari all’anno in perdita di produttività.
Il metodo di Cerva 16, introdotto dal primo gruppo di professionisti pluridisciplinari che si sono applicati, insieme, in questo settore, arriva in un momento in cui c’è estrema necessità di sostenere le persone in una fase di grande cambiamento e incertezza. Anche il mondo aziendale è particolarmente attento ai programmi di welfare e wellbeing. Gli esperti di risorse umane sanno quanto è importante riconoscere i segnali di stress nelle organizzazioni. Diventa, dunque, fondamentale rivolgersi a specialisti che garantiscono un percorso efficace nella massima riservatezza. “E’ stimato che quasi un professionista su tre”, conclude Buratti, “dichiara di preferire la riservatezza, ed anche di questo abbiamo tenuto conto in Cerva 16”.