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Economia/Imprese

Il tessile comasco di fronte ad un nuovo modello di crescita

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Si è tenuto a Como, alla sede di Via Castelnuovo, l’appuntamento con l’”Osservatorio Distretto Tessile di Como”, l’incontro periodico organizzato dal Centro Tessile Serico come contributo alla riflessione su tematiche di interesse per il distretto tessile comasco. Nella prima parte dell’incontro, l’Osservatorio ha fatto il punto sulle performance messe a segno dal Distretto nel 2011 e in queste prime battute del 2012.

Massimo Trabattoni, Vicepresidente del Gruppo Filiera Tessile di Confindustria Como, ha esordito sottolineando come “il 2011 si sia rivelato un anno molto soddisfacente per il Tessile di Como, che ha saputo infatti proseguire lungo il sentiero di crescita ripartito nel 2010, costituendo ancora oggi, pur nelle mutate condizioni congiunturali, un comparto tra i più performanti nell’ambito dell’intera filiera TA italiana”. Ha, inoltre, ricordato come la “competitività Paese” costituisca una criticità da non sottovalutare, in particolare sul fronte del credito, dell’energia, del costo del lavoro per unità di prodotto e, buona ultima, della pressione fiscale.

Cecilia Gilodi, responsabile dell’Area Centro Studi SMI, sulla base dei risultati dell’analisi svolta per il secondo anno consecutivo dal Centro Studi di Sistema Moda Italia, ha evidenziato come, dopo il recupero del 2010, il TA europeo ed italiano si sono mantenuti in territorio positivo, crescendo rispettivamente del +4% e del +6,3% su base annua e mostrando, pertanto, buona capacità di tenuta nonostante il deterioramento delle condizioni macroeconomiche internazionali nella seconda metà dell’anno. Tra i molteplici comparti in cui si articola la filiera TA italiana, particolare attenzione è stata dedicata alla tessitura serica, comparto dove l’Italia si conferma il secondo esportatore mondiale; tale comparto archivia il 2011 con un incremento del fatturato totale pari al +11,7%, mentre l’export è cresciuto del +9,1%, sostenuto in particolare dal tessuto di fibre chimiche (+14,7%). Anche le vendite estere di prodotti finiti in seta e in fibre chimiche hanno evidenziato crescite di rilievo nel corso del 2011, trainando la stessa tessitura serica.

Con particolare riferimento al Distretto Tessile di Como, è stato sottolineato come l’export TA della provincia abbia fatto registrare un aumento del +6,9% nel 2011, scomponibile in un +4,5% per i prodotti tipicamente tessili (il 68,3% dei quali è rappresentato dai “tessuti”) e in un +12,2% per l’abbigliamento (cravatte, sciarpe, foulard, ecc.). Tutti i principali mercati di sbocco sono stati interessati da un andamento espansivo: la Francia, primo mercato, ha evidenziato un +13,3%, mentre la Germania fa registrare un +5,1%. Di contro, cala l’export diretto in Spagna (-13,4%). Altro mercato di crescente importanza è la Cina (in crescita del +16,5% nel caso dei prodotti tessili): se per il TA nazionale risulta 13° mercato di sbocco, per Como passa all’8° posto; sommata ad Hong Kong sale addirittura in 4° posizione, superando gli USA. Un distinguo va, inoltre, fatto per la Svizzera: divenuta prima destinazione per l’abbigliamento esportato dalla provincia di Como, è indice di un transito logistico-commerciale.
Confrontando il dato di export 2011 con quello del 2008, anno di riferimento pre-crisi, si nota come, nel caso delle sole produzioni tessili, la Francia abbia completamente recuperato (così come il Regno Unito, ma anche Turchia e Polonia), mentre sia Spagna sia Germania mostrino ancora un gap da colmare, analogamente agli USA (pur su valori ben più contenuti). Nel caso di Cina e Tunisia, invece, l’export 2011 ha superato quello del 2008. Di contro, con riferimento all’abbigliamento i livelli relativamente meno elevati hanno consentito un più diffuso recupero: Svizzera, Francia e Germania, così come Hong Kong, nel 2011 hanno ampiamente superato l’export del 2008; Spagna, USA, Regno Unito e Giappone mostrano, invece, un divario del tutto marginale.          

Sulla base dell’Indagine campionaria svolta dal Gruppo Filiera Tessile di Confindustria Como e SMI su un campione di aziende rappresentativo dell’industria serica comasca, il tessuto per abbigliamento femminile è risultato il prodotto best performer del 2011, con vendite in crescita del +17,6%, mentre il foulard archivia un +15,3%. Il fatturato estero del campione ha sperimentato una dinamica del +13,4%, quello nazionale del +17,6%.
Sulla base dei dati diffusi lo scorso 12 giugno da ISTAT e relativi al primo trimestre 2012, la tessitura serica italiana, nonostante la grave congiuntura macroeconomica, si è mantenuta in crescita evidenziando un risultato particolarmente brillante specie rispetto alle altre tipologie di tessuto: l’export è cresciuto del +12,5% rispetto al primo trimestre 2011, con le vendite estere di tessuto in pura seta a +9,7% e quelle del tessuto serico a +14,2%.      
Venendo ai risultati della provincia di Como, sempre nel primo trimestre 2012 l’export di tessuti   comaschi, al netto dell’abbigliamento, risulta in aumento del +4,7%.

A seguire, la parola è passata a Silvio Albini, Presidente di Milano Unica, che ha ricordato la recente esperienza di Milano Unica in Cina, ne ha spiegato le attività salienti, ivi compresi i programmi futuri di sviluppo della principale manifestazione tessile italiana.