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L’innovazione condivisa: dalle grandi idee ai grandi prodotti

Al Kilometro Rosso la quinta edizione di Innovare per competere. Un format collaudato, ormai punto di riferimento della community di manager e imprenditori italiani riuniti nel tema dell’innovazione


Potenzialità, opportunità e realtà. L’innovazione oggi passa attraverso questi tre elementi fondamentali. Potenzialità di una grande idea, opportunità che offre lo scenario esponenziale in cui viviamo e realtà, cioè l’attuazione sul mercato di questi progetti.  E solo riuscendo a cogliere rapidamente il legame che unisce questi tre fattori, si riescono davvero a trasformare “grandi idee in grandi prodotti”.

Viviamo, infatti, in un mondo in cui esistono grandissime opportunità, un mondo complesso ma allo stesso tempo fortunato per le imprese che vogliono fare innovazione, perché ci sono tantissime occasioni esponenziali e tanti strumenti per trovare nuovi oceani blu nel mercato.

E proprio il tema “Dalle grandi idee ai grandi prodotti” è stato al centro dell’edizione 2015 di “Innovare per competere”. Un format collaudato, giunto alla sua quinta edizione, che è diventato ormai uno dei momenti di riferimento più attesi dalla community di manager e imprenditori italiani riuniti nel tema dell’innovazione.

L’Executive Conference 2015 patrocinata da ANSYS, leader mondiale nel campo della simulazione numerica, si è svolta quest’anno al Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo, riunendo attorno a sé più di 100 addetti ai lavori.

Questa edizione di “Innovare per Competere” si è distinta per i numerosi temi trattati, concreti e accattivanti, raccontati dagli stessi imprenditori e manager che vivono l’innovazione in azienda ogni giorno, che si sono alternati in una location d’eccellenza, il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, uno dei principali luoghi d’innovazione in Europa, simbolo della collaborazione tra realtà aziendali dinamiche capaci di dare vita a prodotti eccezionali.

Protagoniste dell’appuntamento alcune realtà di caratura nazionale e internazionale tra cui ANSYS, Electrolux, Jacobacci & Partners, Warrant Group, BBS Bologna Business School, Federmanager, Ars et Inventio, Industrio, G2 Partners, CM Consulenze Manageriali e Umania .

Un mix – tra contributi tecnologico-scientifici e case history d’eccellenza – che ha dimostrato quanto l’innovazione sia una ricetta in grado di mescolare tecnologie, visioni e persone. Oggi innovare da soli è difficile se non impossibile. Per questo ampio spazio è stato dedicato al networking e alla “contaminazione” tra i partecipanti per cogliere spunti di collaborazione su progetti e idee.

Per essere competitivi nel mondo di oggi “Bisogna essere affamati d’innovazione – esordisce Lucia Chierchia, Open Innovation Director del gruppo Electrolux e chairman dell’Executive Conference – occorre cercare nuovi partner per riuscire a far volare le proprie idee e creare nuovi tipi di business.”

Innovare è possibile attraverso la simulazione, il networking tra persone, professioni e imprese, e la valorizzazione delle start-up.

Simulare per riuscire a capire se la strada di un’idea è praticabile e se può dare vita ad un prodotto innovativo. E in questo ANSYS è leader mondiale.

“Non ho fallito, ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato”. Così diceva Thomas Edison riferendosi ai suoi tentativi di sviluppare la lampadina. “Al giorno d’oggi – spiega Carlo Gamarasca, Managing Director di ANSYS Italia – non ci si può più permettere di sperimentare concretamente centinaia di tentativi per giungere ad una soluzione. Con la simulazione è possibile ricreare virtualmente tutte le condizioni che troviamo nella realtà e sapere esattamente come un oggetto si comporterà nel mondo fisico in quelle determinate condizioni”.

La simulazione è uno strumento essenziale oggi per analizzare molte possibilità e dire “questa non è forse l’idea più perfetta ma è sicuramente quella migliore”. 

Per competere serve innovazione e per innovare occorre simulare. “Oggi simulare è diventato un elemento imprescindibile sia per le grandi aziende, sia per le startup” dice Paolo Colombo, Direttore Marketing EMEA di ANSYS, raccontando di alcune case history emblematiche che dimostrano come la simulazione è indispensabile oggi per dare vita a progetti innovativi. “La simulazione – continua Colombo – ha consentito ad Elon Musk, CEO di Tesla Motors, di verificare la fattibilità della sua idea dell’Hyperloop, un treno pensato per andare da Los Angeles a San Francisco in circa 30 minuti. Con la simulazione è stato possibile capire se valeva la pena investire in questo progetto e quali modifiche dovevano essere apportate all’idea iniziale perché fosse praticabile”.

La simulazione permette di scegliere le idee e svilupparle per innovare.

Innovare per “riempire i gap tra la curva di tecnologia e quella istituzionale, organizzativa, di business e sociale”. Così afferma Ivan Ortenzi di Ars et Inventio parlando dell’importanza di riuscire a cavalcare i cosiddetti “Sputnik Moments”, momenti forti di vera innovazione che sono oggi ormai all’ordine del giorno.

Per Innovare occorre anche proteggere e tutelare le idee che possono favorire la nascita di grandi prodotti, come spiega Paolo Ernesto Crippa di Jacobacci & Partners: “Il sistema legale europeo sta cambiando il modo di dare valore alle idee, con un’importante riorganizzazione del diritto brevettuale che ne semplifichi la procedura di registrazione e la fruizione dei servizi, perché i brevetti sono il modo migliore per tutelare questi progetti rivoluzionari”.

Per rendere possibile l’innovazione serve anche più networking tra le imprese, ossia il lavoro in Team, perché “per quanto possiamo essere bravi – dice Pierluigi Passera, Direttore R&D di Vimar e dirigente di Federmanager Bergamo- da soli non arriveremo da nessuna parte. Innovare è la capacità di seminare idee per generare cose nuove”.

“Occorre darsi un metodo per fare innovazione, occorre coordinarsi con tutti, da chi fa ricerca a chi svolge professioni differenti – continua Alfredo Montanari Direttore Generale della Bologna Business School – Innovare significa cambiare il modo e l’organizzazione con cui lavorano insieme le persone.”

Ma in che modo favorire l’incontro e la cooperazione tra manager e tra risorse di diverse realtà professionali? Facendo coesistere più aziende “sotto lo stesso tetto” così da creare terreno fertile per la nascita di progetti innovativi. Un unico luogo come lo è il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, nato per “Favorire l’incontro tra realtà diverse per costruire idee innovative” come spiega Leonardo Marabini, Direttore Commerciale e Marketing Kilometro Rosso. “Il ruolo di un Parco Scientifico Tecnologico è di favorire un quotidiano networking per sviluppare un risultato eccezionale fatto di sinergie non solo tra grandi aziende, ma anche tra grosse realtà e start-up.”

Per favorire la “contaminazione” e il networking tra queste realtà e le grandi aziende, oltre ai Parchi Scientifici Tecnologici servono anche gli acceleratori d’impresa, come afferma Roberta Gilardi di G2Partners: “Bisogna puntare sulle start-up e favorire la contaminazione tra esse e le grandi imprese per dare vita non solo a grandi prodotti, ma anche a nuovi modelli di business e nuovi modi di lavorare”.

Un filo, quello delle start-up che è stato ripreso anche da Angelo Rondi di Umania e Jari Ognibeni di Industrio. “Per innovare occorre collaborare –dice Rondi- e non avere paura di condividere le proprie competenze per raggiungere un risultato eccezionale. Serve il coraggio di creare contesti aperti per mantenere e incrementare la propria competitività.”

E avere coraggio significa, anche, investire sul futuro ed essere consapevoli dell’importanza del networking: “Bisogna investire sulle start-up – afferma Ognibeni, CEO di Industrio – favorendone il lavoro in team, la metodologia e la ricerca di nuovi e importanti partner industriali per favorirne lo sviluppo e la scalata internazionale”.

Potenzialità, opportunità e realtà: la potenzialità che nasce dalla contaminazione tra più realtà aziendali attraverso i Parchi Scientifici Tecnologici e gli acceleratori d’impresa. L’opportunità che può dare uno strumento concreto come la simulazione. La realtà che risiede nell’attuazione di progetti innovativi e la conseguente evoluzione di mercato che genera spazio ad altre innovazioni.

Occorre non sottovalutare le idee. Perché alcune di queste possono cambiare il mondo.