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Economia/Imprese

Servizi assicurativi e finanziari

La dichiarazione dei redditi e la certificazione unica, in molti casi, possono apparire agli esperti del settore come dei documenti piuttosto complessi, oltre che in costante aggiornamento. Anche per il 2022, per esempio, sono previsti dei cambiamenti a proposito dei quali è opportuno fare chiarezza. Vediamo, allora, come funziona il cinque per mille con la certificazione dei redditi, ma anche che cosa si deve fare per rispettare le scadenze e informarsi sui moduli previsti. Il 5 per mille può essere inserito nella scheda dedicata che è allegata al Modello Redditi Persone Fisiche ex Unico, al modello 730 o alla certificazione Unica, inserendo il relativo codice fiscale.

Certificazione unica: che cos’è

La certificazione unica, spesso indicata con la sigla CU, non è altro che la certificazione dei redditi che ha preso il posto di quello che una volta era il modello CUD. Ci sono due differenti modelli di certificazione unica: il modello CU ordinario e il modello CU sintetico. In tutti e due i casi, sia per i redditi di lavoro autonomo che per i redditi di lavoro dipendente, la trasmissione della certificazione in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto essere effettuata, per il 2022, entro lo scorso 16 marzo. Questo era anche il termine previsto per i datori di lavoro, che entro tale data avrebbero dovuto fornire al lavoratore autonomo o al dipendente la certificazione unica.

Qual è il senso della certificazione unica

Entro il 30 novembre, invece, è possibile donare il cinque per mille delle proprie imposte effettive nel caso in cui si faccia parte della cerchia di contribuenti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi. Per procedere in tal senso è necessario consegnare la scheda dedicata, presente nella certificazione unica, a un ufficio postale: in questo caso il servizio è gratuito. In alternativa è possibile fare riferimento ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, ma unicamente a patto di essere abilitati. Oppure si può ricorrere a un intermediario, come per esempio un Caf o un commercialista, che sia abilitato alla trasmissione telematica. Ovviamente tale intermediario ha facoltà di chiedere un compenso per lo svolgimento del servizio, ed è libero di decidere se accettare la scheda oppure no.

Tutte le info utili da ricordare

Che cos’è il 5×1000? Molto brevemente, è una quota delle imposte Irpef che ogni contribuente paga che può essere destinata a onlus, associazioni sportive dilettantistiche o comunque enti che si occupano di beneficienza. Tale quota corrisponde, appunto, al 5 per mille (vale a dire lo 0.5 per cento) delle imposte dovute. Non si tratta di un versamento in più rispetto a ciò che si deve già pagare. Quei soldi dovrebbero comunque essere sborsati dal contribuente: e allora tanto vale destinarli a un progetto solidale, no? La busta che deve essere impiegata per presentare la scheda deve contenere l’indicazione “Scheda per la scelta della destinazione del 5 per mille dell’Irpef”, insieme con il nome, il cognome e il codice fiscale. È sufficiente indicare, appunto, il codice fiscale e la firma per provvedere alla donazione del 5 per mille e far sì che i p
rogetti di beneficenza possano prendere vita e continuare nel tempo.

Chi riceve il 5 per mille

Il 5 per mille può essere destinato agli enti che si occupano della gestione delle aree protette, agli enti di ricerca sanitaria, alla ricerca universitaria e scientifica e agli enti che si dedicano dalla promozione, alla protezione e alla valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali. Inoltre, fra i potenziali destinatari ci sono anche le associazioni sportive dilettantistiche che svolgono un’attività considerata di interesse sociale rilevante: si deve trattare, però, di realtà riconosciute dal Coni, cioè il nostro comitato olimpico. Volendo, si può decidere di dare il 5 per mille al Comune in cui si risiede, così che esso lo possa destinare ad attività sociali, oppure a Onlus iscritte all’anagrafe o a enti del terzo settore che fanno parte del RUNTS.