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Ferrero, nuove sfide nel campo dell’impresa

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Il celebre tennista spagnolo passa al business nel settore luxury hotel con un investimento da 7 milioni di euro ai piedi delle montagne Mariola, vicino a Valencia.

Dal mondo del tennis a quello del business, tra i dritti e i rovesci di una carriera segnata da successi, qualche sconfitta ma soprattutto dalla voglia di rimanere legato al mondo delle racchette e non solo. Juan Carlos Ferrero, famoso tennista valenciano ha appena cominciato la sua carriera nel settore hotel di lusso grazie all’apertura dell’Hotel Ferrero, ai piedi delle montagne Mariola, nel Bocareint, a 50 minuti da Valencia. “Penso che la carriera del tennista sia abbastanza breve e ritengo pertanto sia giusto sviluppare anche progetti per attività successive – ha raccontato il campione -. Con il mio allenatore ho sempre pensato di fare qualcosa di completamente diverso dal tennis al termine della mia carriera agonistica, così è nata l’idea dell’hotel. Tuttavia volevamo qualcosa che non fosse molto distante dall’academy (Ferrero ha infatti anche un academy chiamata Equelite). Per questo abbiamo cercato per molto tempo prima di individuare questa antica costruzione che si trova a circa 15 minuti dall’academy, era perfetta!”. Ferrero, che ha investito 7 milioni di euro nel suo ambizioso progetto, non ha escluso di poter iniziare una nuova carriera in questo settore dopo aver appeso la racchetta al chiodo. “Colui che mi ha sempre allenato, Antonio Martinez Cascales, mi ha anche spinto in questo progetto. All’inizio non ne ero molto sicuro, ma ora sono entusiasta” commenta Ferrero. L’hotel è in attesa della conferma ufficiale ma gli saranno conferite le cinque stelle. I prezzi variano dai 250 ai 1000 euro a notte. L’antico Masia Can Giner ha avuto nuova vita con quest’hotel grazie anche alla supervisione dell’architetto Valenciano Luis Sendra. Il progetto è stato sviluppato a partire da un parco di 120 metri quadri ricco di alberi e piante medicali. L’Hotel Ferrero mette a disposizione degli ospiti 12 suite dotate della più avanzata tecnologia HiFi. Sei di esse sono dotate di terrazzino con Jacuzzi privata. Le suite sono arredate esclusivamente con superfici di legno e di pietra molto pregiate. Juan Carlos Ferrero ha visitato per la prima volta questo luogo nell’estate del 2002, accompagnato dal suo coach Antonio Martinez, dove ha acquistato la proprietà e il terreno, per un totale di 120 000 metri quadri, 5 anni fa. La scoperta di questo luogo va attribuita a Martinez, il suo allenatore da quando Ferrero aveva 10 anni, che ha spinto il giocatore ad acquistarlo. Ferrero ha scelto Luis Sendra, un noto architetto locale e suo amico per dare a Masia Can Giner una nuova vita, proteggendo al contempo la struttura originale. Sendra ha in passato collaborato alla costruzione di una moderna casa all’interno dell’Equelite-Juan Carlos Ferrero Tennis Academy a Villena, dove Ferrero si è trasferito per allenarsi all’età di 14 anni: “Abbiamo iniziato la costruzione della struttura nel 2004” spiega Ferrero. ”Sono stati però necessari alcuni mesi di sospensione dei lavori per la richiesta di specifiche autorizzazioni edilizie e questo ha rallentato il processo”. Dopo 3 anni di lavoro l’Hotel Ferrero ha aperto al pubblico all’inizio del luglio del 2007. L’hotel può ospitare eventi fino a 500 persone e nel prossimo futuro Ferrero progetta di organizzare al suo interno una rassegna tennistica. Sogno e sfida del campione valenciano sarebbe di unire questa sua attività con altri progetti di business nei quali è coinvolto: in particolare, l’Open de Tenis de la Comunidad Valenciana, il torneo ATP che in aprile dà il via alla stagione tennistica europea su terra rossa e si prepara a diventare dal 2009 un torneo “Open 500”. Juan Carlos Ferrero diventa così l’unico giocatore che possiede un proprio torneo.: “Sono molto coinvolto in questo progetto che ricopre per me un’importanza particolare proprio perchè si svolge a Valencia, città dove sono nato. Ho grandi aspettative perché il torneo prevede un importante sviluppo per la città. Le infrastrutture che lo ospiteranno sono colossali e di grande effetto nel mondo del tennis.” Naturalmente, anche se adesso Ferrero è impegnato su molti fronti diversi da quello sportivo, resta sempre un grande campione ancora attivo sui prestigiosi campi di tutto il mondo: a 28 anni non sta certo pensando ad appendere la racchetta al chiodo, ma guarda avanti al proprio futuro, alla costante ricerca di nuove sfide e di nuovi sbocchi per la sua carriera.Juan Carlos Ferrero, 28 anni, spagnolo, ex numero 1 del ranking mondiale ATP, il ventunesimo dall’introduzione di tale classifica: ha raggiunto questa posizione a seguito della vittoria al Roland Garros nel 2003 e della sconfitta in finale agli US Open dello stesso anno. Viene soprannominato Mosquito (“zanzara”) per la velocità e il fisico agile e scattante. Juan Carlos Ferrero iniziò a farsi notare nel panorama tennistico nel 1998, raggiungendo la finale del torneo juniores del Roland Garros, venendo sconfitto da Fernando González: al termine dell’anno occupava la posizione numero 17 della classifica juniores. È diventato professionista nel 1999. Nel 2001 Ferrero confermò di essere uno dei giocatori più competitivi sulla terra rossa in circolazione, vincendo i tornei di Estoril, Barcellona e l’ATP Master Series di Roma. Il 2003 fu il suo anno migliore. Nella stagione sulla terra rossa si aggiudicò il titolo a Monte Carlo e a Valencia, per poi finalmente conquistare il torneo cui da tempo gli esperti lo consideravano predestinato, il Roland Garros. Nel 2006, Ferrero ebbe il suo momento di forma migliore al torneo del circuito di Master Series di Cincinnati, in cui raggiunse la finale (la prima in un Master Series dal 2003) battendo i Top 10 James Blake, Nadal e Tommy Robredo, perdendo però con Roddick in due set. Nel 2007, Juan Carlos ha raggiunto il suo massimo risultato a Wimbledon, battendo Jan Hajek, Gilles Muller, James Blake e il serbo Janko Tipsarevic e perdendo in quarti di finale contro il numero uno del mondo e futuro campione Roger Federer. Il 2008 inizia positivamente con la sconfitta in finale al torneo di Auckland e il quarto turno agli Australian Open, dopo una convincente vittoria sull’argentino David Nalbandian. Uno dei periodi migliori dell’anno è stato a maggio nell’ATP Masters Series di Roma. Al Foro Italico è approdato agli ottavi di finale, dopo aver battuto facilmente il campione in carica Nadal (condizionato però da una vescica al piede), Ferrero è stato sconfitto a sorpresa dallo svizzero Stanislas Wawrinka, che peraltro si confermò in grande forma nel seguito del torneo arrivando in finale.

testo di Laura Di Teodoro

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